Il primo amore musicale di irene è il pianoforte, ed è al piano che nel 2017 inizia a comporre dei brani che non si conformano né un genere musicale preciso né a specifiche ricette commerciali. Nascono cosi' delle canzoni che definiscono un universo sonoro essenziale, dalle atmosfere misteriose, spesso modali, dove Irene si rivela attraverso dei testi intimi e personali, e le melodie seducenti. Dopo anni di esperienza di scena come interprete, è un nuovo inizio per Irene: cantare le proprie composizioni la spinge a rinnovare il suo gioco vocale e la sua interpretazione nella sua lingua madre, l'italiano. Preparando il suo primo lavoro come autrice, sceglie di declinare le sue canzoni in arrangiamenti jazz, affiancata da musicisti rinomati della scena jazz francese e internazionale, che riescono nell'esercizio delicato di abbracciare questo universo sonoro essenziale, e farlo risuonare il piu' intensamente possibile.
Con : Fady Farah al piano, Maurizio Congiu al contrabbasso, JB Perraudin alla batteria.
Registrazione e mixing al Bopcity Studio, Pré-Saint-Gervais, France
Mastering, Studio Orso Bianco, Marino, Italia
«Ho scritto delle canzoni. Sono nate al piano, o più precisamente alla tastiera, nell'appartamento parigino dove ho abitato per sei anni con la mia famigliola, e che abbiamo da poco tempo lasciato per la banlieu parigina.
Sono dei brani spesso nati a tarda notte, con il suono della tastiera nelle cuffie, e che sono rimaste senza testo per un bel po' di tempo. In una prima fase contava solo il mio piacere nel suonarli; cosi' come una ricerca di qualcosa di me, attraverso questa pratica.
Poco a poco, dopo gli accordi disegnati dalle dita, le melodie e le parole sono andate delineandosi nella mia testa, nella mia bocca, formando una costellazione chiara, un suono, una sonorità precisa. Puo' darsi semplice, naif , essenziale - il mio sguardo sulla mia propria musica non è facile - ma questo universo mi rappresenta, mi descrive.
Vi parlo allora attraverso queste canzoni in un modo completamente nuovo, la mia voce al servizio dei miei brani diviene il mio canto primordiale, nuovo, in cambiamento, una ricerca espressiva continua.
Mi perdo e mi ritrovo, cantando le mie canzoni.
Ho voglia e bisogno di condividerli con voi.
In concerto. Nella vita Reale.»
